Percorso non troppo faticoso tra le colline sopra Cividale del Friuli. Effettuandolo in autunno si possono apprezzare gli splendidi colori e paesaggi delle Valli del Natisone.
Lunghezza:
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Dislivello:
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Tempo di
Percorrenza:
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1 ora e
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Note
Tecniche:
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Non ci sono difficoltà tecniche rilevanti, è quasi completamente
corribile.
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Punto di Partenza
Da Cividale si esce in direzione di
San Pietro al Natisone raggiungendo in breve la frazione di Sanguarzo dove è
possibile lasciare l’auto (comodo parcheggio davanti alla chiesa).
Descrizione Itinerario
Sulla destra del piccolo piazzale
si imbocca via Borgo Viola puntando le colline alla propria sinistra (spalle al
paese). Seguendo la strada asfaltata per un lungo tratto e tralasciando una
strada che si stacca sulla destra, dopo aver attraversato il rio Emiliano, si
arriva ad un incrocio. Bisogna prendere la pista cementata posta di fronte che
si stacca dalla strada principale e inizia a salire lungo le pendici della
collina. Con un paio di svolte si esce dalla boscaglia in corrispondenza di un
primo bivio dove si tiene il ramo di destra (pista in salita). L’itinerario
prosegue ora su una ampia mulattiera immersa nella boscaglia fino a
raggiungere poi un aperto pendio dove è stato impiantato di recente un oliveto.
Si rientra in una rada boscaglia percorrendo un lungo tratto quasi in falsopiano che porta verso le pendici deLa Mont dai Bus. A questo
punto si consiglia di risalire l’evidente sentiero che si stacca sulla destra e
segue il filo della dorsale. Il sentiero è ripido e scivoloso con evidenti
tracce di passaggio di MTB.
Dopo una ripida discesa ci si ri-immette nuovamente sulla pista forestale che si segue verso sinistra. Fondamentalmente ora, per rientrare alla macchina basterebbe seguire tutte le strade che scendono verso destra.
Si rientra in una rada boscaglia percorrendo un lungo tratto quasi in falsopiano che porta verso le pendici de
Dopo una ripida discesa ci si ri-immette nuovamente sulla pista forestale che si segue verso sinistra. Fondamentalmente ora, per rientrare alla macchina basterebbe seguire tutte le strade che scendono verso destra.
Giunti nei pressi della quota 374 ci si immette su un sentiero che
all’inizio sale molto rapidamente la dorsale e poi segue prosegue con diversi
saliscendi la cresta. Percorrendo il sentiero si raggiunge una radura in cui
sulla destra si trova una torretta per l’avvistamento della fauna. Si procede
verso sinistra fino a ricollegarsi alle pista forestale che si segue verso
destra.
Giunti ad un quadrivio si prosegue frontalmente tralasciando le strade che si staccano a sinistra ed a destra. Si giunge ad un incrocio con un sentiero dove la traccia di sinistra sale mentre quella di destra scende. Si segue quella di destra fino ad incontrare una pista forestale che si stacca sulla destra in prossimità di un edificio immerso nella vegetazione (per chi l’ha fatta da qui in poi si ricalca il percorso della Staffetta di Sanguarzo).
Ora
si segue la forestale per circa 200m facendo attenzione di svoltare a destra in
direzione di altre costruzioni. Seguendo la
pista ci si immette su una strada forestale più evidente e si segue il
ramo di sinistra che scende verso valle. Si prosegue a scendere lungo la
strada, ora asfaltata, oltrepassando una vecchia abitazione e poco dopo la
chiesa di San Floriano. Non resta che percorrere il breve tratto di strada che
riconduce all’abitato di Sanguarzo a pochissima distanza dal parcheggio.
Autore: Daniele Virgolini
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